martedì 31 gennaio 2012

Rho-Monza. il progetto alternativo è l'unica arma di cui i padernesi dispongono contro l'autostrada a cielo aperto di Serravalle

Fare il bene comune a Paderno Dugnano è un'impresa eroica. Lo ha già scritto con altre parole sul suo blog, La Scommessa, l'amico Giuranna che con me ha assistito all'assemblea di ieri sera in Consiglio comunale. 
I Comitati che si battono da anni per l'interramento della Rho-Monza, i tecnici che lavorano da anni per realizzare un progetto alternativo a quello dell'autostrada a cielo aperto che Serravalle vorrebbe imporre alla città, il vicesindaco Bogani che da tempo si batte con impegno al loro fianco, si sono trovati di fronte un'assemblea di cittadini ansiosi, non di ringraziarli per il loro sforzo generoso a difesa dell'interesse comune, ma al contrario di criticare negativamente il loro lavoro.
C'era la signora che abita in via Battisti che ha definito "uno schifo" il progetto alternativo perché non vuole le complanari e gli svincoli necessari alla nuova viabilità cittadina e intracomunale quando la Rho-Monza sarà interrata, c'è il signore che teme un aumento e non una diminuzione del traffico di attraversamento, ecc. Più che le critiche, inevitabili di fronte a un progetto di questo genere, realizzato (cosa che non si ricorda mai) non da chi istituzionalmente sarebbe chiamato a farlo, ma da tecnici volontari e da cittadini, mi ha colpito l'aggressività e la voglia di denigrare il lavoro faticosamente e soprattutto gratuitamente svolto, come se il nemico da battere non fosse Serravalle e la sua autostrada sopraelevata a cielo aperto tra le case, ma la soluzione alternativa di interramento sviluppata dai volontari e dai tecnici delle amministrazioni per impedire lo scempio ambientale e urbanistico.
Ecco, questa Paderno Dugnano ieri sera mi ha molto intristito e disgustato. Una Paderno che sembra condividere l'atteggiamento calunnioso nei confronti del lavoro dei Comitati e di chi si batte per l'interramento, confermato ancora ieri sera dal segretario cittadino del PdL. Elia Torraca, infatti, in assemblea si è guardato bene dal sostenere le osservazioni  velenose sparse a piene mani (le case del Villaggio Ambrosiano invase dai gas di scarico in uscita dai tunnel) contro l'alternativa al progetto provinciale, caldeggiato dal suo compagno di partito, l'assessore De Nicola, ma ha attaccato il vicino comune di Cormano accusandolo di avere già deciso l'insediamento Ikea dietro le Giraffe. Cosa non vera e comunque tutta ancora da discutere e valutare nel merito.
Di questa Paderno sorda e grigia, che guarda al particolare (quello svincolo non mi piace), si è fatto paladino il sindaco. Nel suo intervento finale egli si è definito "terzo" rispetto alla soluzione presentata dai tecnici, dalla quale ha preso chiaramente le distanze. Ha detto che il progetto Serravalle non va bene, ma che anche la soluzione alternativa presentata  "non è condivisa da tutti". Cioè ha messo sullo stesso piano le due soluzioni per dire che tutte e due non vanno bene  e dunque "è meglio non farle" fino a quando non ci saranno i soldi per realizzare il progetto "ideale" che metterà tutti d'accordo. Ponzio Pilato non avrebbe fatto meglio.

Il tutto prendendosela in modo ridicolo con il Comune di Milano che a suo dire "da un anno non mi da risposte sulla Rho-Monza", cosa di cui nessuno si era mai accorto prima, quando appunto un anno fa Milano era governata dalla signora Moratti per la cui rielezione (fallita) egli si è molto impegnato. Alparone ha affermato che d'ora in avanti se "non c'è reciprocità lui scenderà in trincea per difendere gli interessi della città". Una vaga minaccia di ritorsioni urbanistiche nei confronti di Milano e di Cormano, odiate basi rosse. Insomma, una sceneggiata penosa.
All'uscita dall'assemblea i tecnici dei comitati apparivano molto delusi. Si erano resi conto che i cittadini non hanno capito che loro avevano realizzato il progetto alternativo per impedire alla Provincia di costruire lo scempio proposto da Serravalle che un anno fa era l'unico in campo. Il loro lavoro è riuscito a dimostrare che l'interramento della Rho-Monza è possibile tecnicamente e fattibile economicamente, ed è comunque una soluzione migliore sotto tutti i punti di vista di quella a cielo aperto. Ma molti cittadini del valore di questo risultato non si rendono o non tengono conto. Ieri sera sono venuti a criticare questo o quell'aspetto di dettaglio della soluzione rimuovendo il fatto che la battaglia contro l'autostrada di Serravalle è ancora da vincere e senza avere coscienza che il progetto elaborato dai tecnici dei comitati è l'unica arma di cui dispongono. 
Forse questa egoistica ignoranza è stata favorita da chi, il sindaco in primis, aveva il dovere di spiegare loro questa realtà, non lo ha fatto mai e anche ieri sera si è ben guardato dal farlo. Ancora una volta ha preferito indossare i panni che gli stanno più comodi : quelli della retorica e dell'irresponsabilità politica.

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